molti i fatti
molti i volti
molti gli stati d'animo
a cominciare dalla sosta per rifornimento carburante all'andata, conslusasi in modo positivo soltanto grazie all'avvento di due occasionali magnanimi nottambuli locals del giovedi sera
venerdi giornata all'insegna del riposo, con pranzo e cena a base di salmone
saumon che si è rivelato utile il giorno seguente
quello della corsa
caratterizzato da freddo vento pioggia e grandine
con qualche spruzzatina di sole
andiamo con ordine
con i lobos partiamo dal punto di ritrovo-partenza verso le 7.00
è nuvoloso, le strade son bagnate ma non piove
la partenza ufficiale è più avanti,a circa 12 km di trasferimento
dopo 7 km sfiato d'aria ... forato il tubolare anteriore
in 30 secondi la ruota è a terra . lo slime che avevo messo dentro il tubolare non è servito a nulla
penso che la mia liegi è già finita,
ancora prima di iniziare
simon si ferma a darmi una mano
arriva anche martino
provo a rigonfiare il tubolare
giro la ruota
miracolo sta su
non perde nulla
lo slime mi ha salvato
riparto faccio cento metri giro a sinistra
tutto il gruppo lobos fermo per forature di massa
possibile??? (apprenderò poi, durante la giornata, che le forature hanno caratterizzato il giro di molti partecipanti)
si riparte
passa circa un'ora e comincia a piovere
siamo distanti da bastogne
vento e pioggia ci accompagneranno fino al giro di boa
a un decina di km da bastogne comincia anche a grandinare
le mani sono andate
non riesco più a cambiare i rapporti
riesco solo a frenare
arrivo al ristoro di bastogne con i piedi freddi, ma ancora sensibili, e con le mani completamente andate
non riesco neppure ad aprire la confezione del pane miele che tanto piace ai belgi
decido di non continuare, di andarmene dentro un bar, bermi qualcosa di caldo e ritornare in taxi a liegi
poi incontro perse pony e dario
cercano di tirarmi su di morale
quando vedo paolo pony che tiene il bicchiere in mano, trema e non riesce a bere riprendo un po' di morale
siamo tutti nella m
perse mi aiuta a sfilare i guanti (operazione da 4 minuti!!)
arriva simon
bianco pallido
esce il sole
non è ancora la svolta ma quasi
l'animo comincia a scaldarsi ... c'è ancora un po' di speranza di ritornare a liegi
la speranza si concretizza all'arrivo di france
france mi offre un paio di guanti che aveva in più
lana che scalda!!!!!
mi riprendo un attimo
indosso i guanti di france e le mani cominciano ad essere meno fredde
arriva spiedo che continuerà l'avventura con simon
ripartiamo io, baffo, france, ema, borz e cene (non mi ricordo di cene ma mi dicono che c'era anche lui ... io guardavo soltanto davanti a me)
arriviamo alla seconda cote - la facciamo insieme
alla terza rimaniamo io e france
decidiamo di arrivare insieme all'arrivo
gli ultimi cento km sono una goduria
una salita dietro l'altra
una cote più dura dell'altra
prima della redoute mi faccio tirare da tre belgi
è l'unica volta che riesco a sfruttare la scia di qualcuno
continuo a guardare la ruota di quello che mi precede
e mi accorgo che sto per prendere sonno!
LA TESTA!!!
al ristoro prima della redoute butto giù zuccheri per collegare cervello alle gambe
gambe che stanno bene, girano che è un piacere, al di sopra di ogni aspettativa
iniziamo la redoute
tanto blasonata quanto micidiale
ma bellissima
la iniziamo con il sole
dopo due metri arriva la tempesta
riesco a farla con buon slancio
arrivo in cima e spunta il sole
gli ultimi 30 km non finiscono mai
tutto su e giù
la penultima cote dà filo da torcere
anche perché ha ricominciato a piovere con regolarità
la cote du saint nicolas, l'ultima della giornata, la affronto baldanzoso
ingaggio un duello con un giovane ciclista
lo stacco e arrivo in cima
viva il vecchio
pensiamo sia finita ma gli ultimi 4 km sono tutti in su lungo la strada urbana
su e su e su e su
arriviamo all'arrivo
abbraccio france che mi ha cambiato la giornata
un pensiero in alto - tutto è andato bene
lo svuotamento interiore è completo
sto bene
sono felice
sono vivo
p.s. complimenti a ZULLO per la bici
12 ore in sella e tutto ok neanche un dolorino
grazie tiziano
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