yes, i'm a singlespeeder
posso finalmente sentirmi a tutti gli effetti un vero singlespeeder
me lo dico da solo perché lo sento dentro
a dicembre 2010 mi sono messo in testa di togliere il cambio alla bike
e di provare il SS
l'obiettivo era arrivare a fare la dolomiti superbike longo distance in SS
e ce l'ho fatta
ci sono pro e contro
pro
ti concentri sul tuo mezzo, sulle gambe
sulla forza che ti senti dentro
diventi l'orologio ed il termometro di te stesso
no gps no km/orari
nulla influisce sulle tue prestazioni e sulle tue avventure se non la tua testa
che deve essere in collegamento esclusivo con il tuo corpo
tutto è sotto sforzo ai massimi livelli
le gambe le braccia la schiena
devi stare attento al terreno, leggerlo,
vedere il tratto di sentiero favorevole e quello da evitare
diventi tutt'uno con il mezzo meccanico
metallo dentro a contatto con il terreno
diventi parte delle tue ruote che passano sul sentiero
e poi il silenzio
assoluto silenzio in salita ed in discesa
niente imprecazioni perché il rapporto non entra o se è entrato male
riuscire a fare salite che mai avresti pensato di fare quando eri geared
ed invece in SS ci vai, le affronti, le vinci
e se non le vinci e ti tocca scendere a piedi non cambia nulla
sai che ci hai provato fino all'ultimo
contro
in pianura ti sbaragliano tutti
culi grossi e culoni da osteria
invece che giungere duecentesimo arrivi al traguardo duecentoquindicesimo
...
tutto qui
quindi i contro non esistono
SS rispecchia la vita
togliere (il superfluo) per stare meglio
scoprire cosa è il superfluo
ascoltare e sapere ascoltarsi
tutto è limitato
non la mente e l'anima
yes the soul
yes i'm a singlespeeder
Nessun commento:
Posta un commento